(Estratti dal testo "punto linea superficie" di kandinsky.)
Punto geometrico
Il punto geometrico è un'entità invisibile. Deve quindi essere definito come un'entità immateriale. Pensato materialmente, il punto equivale a uno zero.
Ma in questo zero si nascondono diverse proprietà, che sono "umane". Noi ci rappresentiamo questo zero - il punto geometrico - come associato con la massima concisione, cioè con un estremo riserbo, che però parla. In questo modo, nella nostra rappresentazione, il punto geometrico è il più alto e assolutamente l'unico legame tra silenzio e parola.
E perciò il punto geometrico ha trovato la sua forma materiale, in primo luogo, nella scrittura - esso appartiene al linguaggio e significa silenzio.
Scrittura
Nello scorrere del discorso, il punto è il simbolo dell'interruzione, del non essere (elemento negativo), e, nello stesso tempo, è un ponte da un essere a un altro essere (elemento positivo). Questo è il suo significato interno nella scrittura.
Visto dall'esterno, si tratta qui solo di un segno usato funzionalmente, che porta in sé l'elemento del "praticofunzionale", che noi conosciamo fin da bambini. Il segno esterno diventa un'abitudine e vela il suono interno del simbolo.
L'interno viene murato dall'esterno.
Il punto appartiene al cerchio più stretto dei fenomeni abituali col loro suono tradizionale, che è muto.
Silenzio
Il suono del silenzio, che viene abitualmente associato col punto, è così: forte, da coprire completamente le altre proprietà.
Tutti i fenomeni tradizionalmente abituali sono resi muti dal loro linguaggio unilaterale. Non udiamo più la loro voce e siamo circondati dal silenzio. Soccombiamo all'elemento "pratico-funzionale".
Da leggere assolutamente, si trovano
Direi che dopo aver letto questi libro si può partire a costruire un' attività di laboratorio sul punto e la linea cha parte dalla geometria fino ad arrivare alla musica! Che meraviglia.